mercoledì 24 ottobre 2007

G8, chiesti 225 anni di carcere


Il processo ai 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 del luglio 2001 a Genova è arrivato alle battute finali. I due pm Anna Canepa e Andrea Canciani hanno richiesto pene complessivamente per 225 anni di carcere. Per i 25 imputanti le richieste vanno da un minimo di 6 anni a un massimo di 16.
La pena più pesante, 16 anni, è stata chiesta per Marina Cugnaschi, 41 anni, di Lecco, imputata anche di altri reati, considerata dall'accusa appartenente al Blocco nero che ha devastato Genova durante i giorni del G8 del 2001 a Genova. Le altre pene più consistenti, di 15 anni di reclusione, sono state chieste per Alberto Funaro, romano, e Francesco Puglisi, catanese, e di 14 anni e 2500 euro di multa per Vincenzo Vecchi, bergamasco.
In ordine all'entità delle pene richieste seguono Luca Finotti, di Pavia, e il calabrese Carlo Cuccomarino (12 anni), i palermitani Antonino Valguarnera e Carlo Arculeo (10 anni), il genovese Massimiliano Monai, "l'uomo della trave" dell'assalto al defender di piazza Alimonda (9 anni), il toscano Mauro Degl'Innocenti, i messinesi Dario Ursino e Ines Morasca (8 anni e 6 mesi) Otto anni di reclusione sono stati chiesti per Federico Da Re, di Padova, mentre 7 anni e 6 mesi per Paolo Dammicco di Genova e Fabrizio De Andrade, brasiliano.
Pene oscillanti tra 6 anni e 6 anni e 6 mesi sono state richieste per Duccio Bonechi, di Firenze, Stefano Caffagnini, di Parma, Domenico Ceci di Napoli, Filippo D'Avanzo di Avellino, Angelo Di Pietro, catanese, Antonio Fiandra di Genova, Tabar Firouzi, persiano, Putzolu di Genova, Nadia Sanna, sudafricana, e Francesco Toto, romano.
Mi astengo da ogni commento perchè troppo di parte.
Fonte TGCOM

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ho amiche che abitano a genova, mi hanno raccontato, anni fa (subito dopo i fatti) che i giornali stavano dando versioni molto distorte di quanto era successo, raccontandomi poi particolari che solo recentemente sono stati comunicati in tv (assalto di camionette della polizia su manifestanti disarmati, ad esempio, o e soprattutto pestaggi su persone che non c'entravano mentre i black block scorrazzavano quasi indisturbati).
non si può negare che ci siano state violenze quel giorno, anche da parte dei manifestanti (black block, appunto). ma quelli non erano affatto la percentuale più rilevante di quelli che protestavano in quel giorno (protestavano, va ricordato, per il modo in cui 8 stati prendono decisioni per il resto del mondo... e tra questi alcuni che non rispettano ad esempio il protocollo di kyoto).
se fai di tutta l'erba un fascio, qualcuno potrebbe sostenere che a destra siano tutti arroganti e razzisti come storace.
a te la scelta.
per altro, dall'altra parte della barricata, bentornato sulla rete. abbiamo idee diverse ma non significa che dobbiamo detestarci, e in fondo su molte cose probabilmente la pensiamo allo stesso modo (delinquenza locale, per esempio).

Anonimo ha detto...

infatti caro Lucio, io mi sono limitato a fare cronaca e basta.
Come è giusto fare, o meglio, come sarebbe giusto fare, quando si è di parte.
Purtroppo lo facciamo solo NOi, poveri blogghisti.
Di Genova non sapremo mai la verità, gli errori ci sono stati da parte delle forze dell'ordine, e lo ammetto io, notoriamente non di sinistra, ma ci sono stati dei motivi sicuramente che hanno scatenato le forze dell'ordine.
L'ultima che ho sentito, l'altra sera su La 7, l'ha detta Agnoletto: nei black block c'erano camerati di mezza europa invitati dai vecchi fascisti italiani per rovinare la festa ai comunisti...
assurdo!!! La verità non la sapremo mai!

Anonimo ha detto...

dimenticavo, grazie per il saluto che mi hai fatto e per avermi dato il bentornato!