giovedì 5 luglio 2007

L'autostrada della Morte


Due diversi, gravissimi incidenti, causati da fatalità o imperizia (questo lo stabiliranno gli organi preposti), in meno di 72 ore.
Due nuove vittime dell'asfalto, che si aggiungono al tristemente troppo esteso elenco di morti sulla messina-palermo.
Autostrada della morte.
Ciò che sorprende, chi si interroga come me, è il modo in cui avvengono questi sinistri.
Levando quelli che avvengono in condizioni di fondo stradale bagnato, dove possiamo unire al fattore imperizia anche quello delle pessime mescole di asfalto utilizzate per ricoprire il fondo stradale, sorprende vedere come il tratto più snello dell'autostrada A20 (cioè milazzo-patti) sia quello in cui avvengono più incidenti.
Ultimo quello di martedì mattina, che con una dinamica inspiegabile (soprattutto per la location in cui è avvenuto) ha visto tristemente perire un giovane palermitano.
Come si può morire in un rettilineo di 4,5 km senza dossi o avvallamenti.. fatalità pura.
Discorso a parte va fatto per gli incidenti avvenuti in condizioni di fondo stradale bagnato.
Nella tratta sopra citata, esistono (contate da me personalmente) oltre 40 toppe diverse.
Immaginate in un cambio di direzione con conseguente cambio di aderenza ciò che nella maggior parte di casi possa capitare, se uniamo a tutto questo anche una imperizia del conducente...
Nella stessa tratta Milazzo Patti, pendenze da circuito indy e serpentine stile Le Mans sono presenti in corrispondenza dell'abitato di Falcone.
La Galleria di Oliveri, oltre che non illuminata corrisponde con un dosso ed una curva a s che chi procede in qualsiasi direzione fa in sottosterzo, perchè vista la legge di gravità il mezzo tende ad andare fuorimano.
In direzione opposta (cioè Messina) l'intervallo tra la galleria che si incontra uscendo dall'autogrill, e la stessa galleria oliveri, corrisponde anche con i giunti di collegamento di un viadotto: il risultato è che se non levi il piede dall'accelleratore, rischi di saltare letteralmente, grazie al cambio di aderenza (due ruote poggiano due per una frazione di secondo no!!). Anche li incidenti a go-go e qualche morto.
Inoltre tutta la zona precendente agli svincoli di Falcone, in ambo i sensi, quando piove, vista la cunetta presente, diventa un vero e proprio lago. Asfalto di oltre trent'anni e buche, utilizzate per la guerra in vietnam, fanno il resto.
Anche qui, morti a non finire, e incidenti quasi all'ordine del giorno.
Restando in zona, le gallerie Tindari e Mongiove hanno delle curve non segnalate, che possono comportare rischi consistenti, per chi non conosce la tratta.
Altresì l'uscita dagli Autogrill Tindari è troppo stretta, immette gli automezzi direttamente in corsia di Marcia Normale, con tutti i rischi annessi e connessi.
Andando fuori zona, famosissimi ormai sono i salti che si fanno nella nuova tratta dell'A20, dopo Furiano, dove per accedere sui viadotti si fanno veri e propri scalini (con ringraziamento dei nostri ammortizzatori), celebri sono le serpentine in entrata delle gallerie tra Brolo e Rocca di Caprileone, e la doppia chicane in prossimità di Patti, fatta per deviare la tratta dalla villa romana, presente nella città.
Senza dimenticare il settennale dell'istituzione del doppiosenso di marcia nell'abitato di Torregrotta, dove per i lavori di RFI, una galleria è chiusa per un patetico scarico di responsabilità. Tre morti qui nello scorso ottobre...
E la pista di lancio dopo la galleria Telegrafo, in territorio di Messina, dove anni orsono perirono due giovani barcellonesi.
Autostrada che sembra disegnata da Michael Schumacher, non considerando però che non c'è nè Hamilton alla guida dei mezzi nè Alonso...
Ma la morte ha un prezzo e pure caro... considerando che fare 11 km costa 70 cent.!!!
Magari avere un servizio d'oro, con 4 corsie e autogrill ogni 10 km, allora li pagherei con tutto il cuore, ma in questo caso mi pare che non ci troviamo di fronte a queste situazioni!
Speriamo, tornando a cose ahime più serie, che si possa quanto prima porre rimedio, anche con un maggior numero di controlli (sappiamo tutti dove e quando ci sono) a sorpresa da parte della Stradale.
E' triste davvero ogni giorno vedersi atterrare un elicottero in autostrada, o peggio ancora, passare accanto a carcasse di automezzi ricoperte da lenzuoli bianchi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

non so se c'entra, ma in posti che non sono questi ad ogni imbocco e sbocco di autostrada sono piazzati dei sensori che al passaggio di ogni auto (a qualunque velocità stia andando) fanno scattare una specie di foto (tipo autovelox).
la targa viene fotografata sia all'entrata che all'uscita, e se per quella certa tratta - rispettando i limiti di velocità - occorrono per esempio 50 minuti e l'auto la ha percorsa in 30, automaticamente si può dedurre che è andata oltre i limiti. il tutto riducendo le possibilità di raggiri (al contrario che sul lungomare barcellona-milazzo, dove basta rallentare in due tratti e poi spararsi il rettilineo a 120).

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