martedì 3 luglio 2007

Barcellona puzza di Bronx...

Su una cosa mi trovo daccordo con il fin troppo schierato Saverio Vasta: sul fatto che mai in vita mia si è vista così tanta microcriminalità nel nostro paese.
Il buon cronista, ormai non sa più che scrivere, visto che giornalmente il materiale non gli manca: le botte da orbi al professore, il furto ripetuto di scooters all'Arena durante i saggi e, ultimo vergognoso episodio, il furto dei voti alla Madonna del Carmine (Dio vede tutto ricordatelo...).
Nell'ultimo mese, dopo l'escalation di fine 2005, abbiamo rivisto nuovamente una serie di episodi che fanno vergognare.
A che punto dobbiamo arrivare per far finire questa situazione??
E' un attacco vero e proprio,ormai non c'è più persona o oggetto che possa ritenersi sicuro.
Non sono cinque persone, sono un bel pò di più, coloro che campano sulle nostre spalle: noi lavoriamo, e loro rubano, o, peggio ancora (vedi ARCI), distruggono ciò che ci appartiene.
La cosa più grave, è che grazie ad una legge chiamata indulto, tranne qualcuno da loro venerato (in carcere per spaccio o rapine) che è appiedato, il resto, vista la stupidità (sempre secondo l'indulto) dei reati commessi, continua ad essere in giro, facendosi beffa di chi è più debole, e continuando a fare ogni santo giorno razzia nella nostra dignità.
Corona per quattro paparazzate ha l'obbligo di firma ogni mattina presso la questura di Milano, perchè socialmente pericoloso.
Gente, invece, che sta infangando e distruggendo dal di dentro una città, cosa fa?
Non è socialmente pericoloso chi entra in un circolo distruggendo tutto ciò che gli capiti a tiro, o chi sequestra chi gli chiede di pagare ciò che ha consumato nel locale?
Si è vero, sono stati identificati, gli artefici di siffatte scorrerie, ma, dopo l'identificazione, perchè non si è proceduto?????
Perchè, non essendoci la flagranza di reato, è necessaria la querela di parte.
Cosa non avvenuta.
E allora, che senso ha, riempire di blog con le scritte, reagiamo a destra ed a manca, anche con la forza: quando la Polizia si muove (e fa bene il suo lavoro identificando presto, subito, e tutti) facciamo tutti 3 passi indietro.
Non lamentiamoci allora, quando al Borgo antico toccheranno il culo alla nostra ragazza, non imprechiamo in sei lingue quando vedremo che ci hanno fregato l'autoradio!
Una decina di rifiuti della nostra società fanno paura, a coloro che hanno eletto tra i loro simboli Peppino Impastato, colui, che, proprio per il coraggio di fare nomi, pagò con la vita i propri ideali.
Qui non abbiamo a che fare con la mafia, ma con dieci coglioni.
E, parliamoci chiaro: sappiamo tutti chi sono: se non sappiamo i nomi, li sappiamo distinguere e identificare nitidamente.
Non ha senso continuare a riempire il blog dei giovani consum... ehm comunisti, con belle frasi, belle proposte, bei ritagli di libri, quando in realtà nessuno, e dico nessuno, ha mai pensato che 40 metri prima dell'Arci c'è il commissariato di Pubblica Sicurezza, ed a due isolati la caserma dei carabinieri.
Certo come considerare chi viene definito "assassino", ad ogni manifestazione?
A Locri qualcuno ha scritto "E ora ammazzateci tutti". Qui ci vuol molto meno coraggio, molta meno forza.
Siete un bel gruppo numeroso, siete sempre in comitiva, e siete tutti bravi ragazzi: invece di unire forza bruta e intenti spastici, tra una canna e l'altra andate a denunciare questi stronzi, che se erano veri mafiosi, non avrebbero perso tempo nè con me nè con voi.
Tra parentesi, acquistando le canne, finanziate anche le loro tasche...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido in parte quanto hai scritto, ma in parte no.
per esempio, quanto effettivamente vale una denuncia, da queste parti?
ho preso parte come testimone ad una rissa (perseguibile d'ufficio), sono andato dai carabinieri e non hanno raccolto praticamente nulla di quanto ho dichiarato (un sunto minimo e una dichiarazione tipo: in caso la richiamiamo). ancora peggio in ospedale, dove il medico che stendeva il verbale ha cambiato alcune parole in modo da attribuire un senso del tutto diverso a quanto avevo dichiarato.
i tipi che sono stati identificati fanno parte di un gruppo che un paio di anni fa è finito agli arresti cautelari con l'accusa di spaccio e furto. due settimane ed erano fuori. ancora di processo non si parla.
l'articolo di giornale riporta male la notizia, facendo supporre che il sequestro del ragazzo sia avvenuto dopo l'irruzione in sede arci, ma in realtà è stato fatto prima, ed in qualche modo è anche collegato.

le denunce non bastano se il denunciato non riceve tutela.

che i ragazzi dell'arci siano impreparati e non vogliano esporsi, e che magari così facendo il problema permanga, non lo nego.
ma non puoi costringere un padre di famiglia ad esporre, oltre che se, i propri cari, senza alcuna garanzia.

Anonimo ha detto...

infatti ho parlato in seconda persona plurale. Hai ragione Lucio, talvolta non siamo tutelati, ma sai la prima volta che mi becco una denuncia vado fuori, la seconda volta già mi faccio quindici giorni, alla terza volta mi buttano dentro e distruggono la chiave.
Da qualche parte bisogna anche iniziare... siamo ad un punto a dir poco critico.

Anonimo ha detto...

figurati, io sarei per la militarizzazione della città...
dal mio punto di vista la microcriminalità è legata a doppio filo alla macro e necessita di provvedimenti particolari che vanno oltre le normali forze dell'ordine che fanno quello che possono ma che sono anche suscettibili a loro volta di pressioni e minacce (al di fuori delle mele marce che possono anche esistere): conosco un poliziotto che mi ha confessato l'amarezza che prova ogni volta a vedere in giro le stesse facce che ha sbattuto dentro il giorno prima.

Anonimo ha detto...

si ma la macro certi tipi di micro una volta a barcellona non li permetteva... anche io sarei per la militarizzazione... comunque
admin (mi seccavo a loggarmi!)