mercoledì 27 febbraio 2008

Lettera aperta di un figlio di papà

Nel post sotto riportato, ho ricevuto un commento che integralmente riporto:

"Sisa, Carrefour, Celertrasporti, Acciaierie del Mediterraneo, Celertrasporti, IperCoop, MediAir, Eubiotica, Grafomatica, Aicon,Iveco... più tutte le fabbriche di laterizi e trattamento rifiuti animali, etc etc etcVacci a lavorare tu in questa ditte!Tu che sei figlio di papa e mamma...Che avvenire può avere un giovane in ditte che non solo rovinano l'ambiente, ma anche la salute di chi lavora presso i loro cantieri!In queste ditte, spesso, si lavora in condizioni precarie di sicurezza anche sotto il profilo igienico sanitario.Per non parlare che sui contratti a tempo e con stipendi bassi, un giovane non può crearsi un futuro.Bisogna risanare e bonifare il territorio.Troppi sono i morti sul lavoro.Bisogna puntare sul turismo e sui trasporti.Smantellare le ditte sopra citate esistenti nella piana di Milazzo e in tutto il comprensorio e valorizzare il territorio.Realizzando una aeroporto che sia di valido supporto al turismo.Su questo cammino certamente si tutelerà la vita di ogni cittadino e non gli interessi dei solidi avvoltoi...Salvatore La Russa"

Caro Salvatore La Russa,
mi permetto di fare il suo nome esclusivamente perchè Lei ha avuto l'accortezza di firmare con le sue generalità. Se ciò non dovesse essere di suo gradimento mi contatti che provvederò immediatamente a censurare il suo nome con delle "x".
Deve sapere che vorrei tanto essere figlio di papà, e scriverle questo topic dal mega palmare di ultimo grido acquistato con la carta di credito Gold del papi.
Ma purtroppo sono uno dei tanti trentenni, disoccupati, che hanno perso il proprio posto di lavoro a causa della recessione di fine 2007.
Sono un tecnico specializzato, ex dipendente di una ditta operante nel settore dell'elettronica, che come propri clienti aveva molti degli enti pubblici presenti nella nostra regione (e non solo).
L'azienda per cui lavoravo, dal primo ottobre 2007, ha dovuto chiudere i battenti, poichè i clienti pubblici (tribunali e ospedali su tutti), già da marzo non avevano più i fondi per pagare le forniture e le consulenze tecniche (tra cui la manutenzione ORDINARIA di alcune apparecchiature, quali i fotocopiatori o i pc nei tribunali, indispensabili per le copie di atti e la normale amministrazione), grazie ai tagli fatti dalla finanziaria del governo appena caduto (che mi fa schifo solo ricordare).
Risultato: tali enti in Sicilia sono da Ottobre senza manutenzione, e, una cinquantina di miei coetanei, di cui alcuni anche con prole a carico, si trovano nel mezzo di una strada.
Quanto sopra per precisarle che io, con i figli di papà, non ho niente a che fare (meglio morto di fame quale sono).
Andando al mio precedente articolo, ritengo che le ditte che ho citato abbiano tutte le carte in regola per lavorare, e che comunque, chi vada a lavorare li dentro resti sempre un lavoratore onesto.
E' facile dire che inquinano tutti, o che ogni ditta sfrutti il lavoratore oltremodo, anche perchè, ho parecchi amici, ad esempio, che lavorano all'Aicon.
C'è chi ha contratto a termine, chi a progetto, chi a tempo indeterminato chi a tempo determinato. Ma pur sempre lavora, ed ha delle tutele (a livello giuridico e infortunistico).
Ok, faticano, fanno un lavoro a rischio (a contatto con resine, smalti e strumenti pericolosi) ma al ventisette, massimo ventotto di ogni mese si trovano l'assegno o l'accredito sul conto corrente.
Stesso discorso per chi lavora nelle altre ditte.
Ricordiamo, che metà di noi che vivono nel comprensorio di Barcellona e Milazzo, neanche esisterebbero se non ci fosse stata la raffineria Mediterranea, che, checchè se ne dica, non ha combinato a livello ambientale, ciò che c'è a Gela o a Priolo.
Quindi se parliamo di ambiente, sappiamo che sicuramente il settore industriale non è il massimo del rispetto, ma non possiamo andare a sindacare su tale versante, in una zona in cui abbiamo, per l'appunto, centrale enel e raffineria!
Che futuro ha una persona che lavora per una delle ditte che ho citato nel mio precedente (e datato) post?
Lo chieda a quel signore sulla sessantina, che lavora presso la Celertrasporti, prossimo alla pensione, e dipendente da 27 anni dello stesso stabilimento.
Veda che le risponde.
Inoltre, non mi risulta che alla Celertrasporti ci sia precariato!
Il problema è che c'è, ahimè, in Italia gente che è cresciuta con la chimera del posto facile, o di quello statale, e che ha avuto, a mio avviso, la sfortuna di avere avuto inculcati dei dogmi non del tutto corretti.
E' facile per Lei parlare di smantellamento totale dell'Area Industriale, per favorire la costruzione di un aereoporto...
Chissà se Lei sarebbe della stessa opionione se fosse impiegato dell'indotto della Raffineria o della Centrale Enel o parente diretto di uno o più dipendenti delle stesse aziende!!
In un momento in cui chi andrà in pensione tra 17 anni non ha più la pensione garantita, voglio sapere Lei come sistemerebbe le 8.000 e più persone impiegate in tutte le aziende della Zona industriale del Mela.
Altresì, una volta smantellato tutto, e costruito l'Aereoporto, vorrei vedere la Sua espressione nel momento in cui, ad ogni decollo o atterraggio di aereo le trema la casa...
Ok! Puntiamo sul turismo! Con i nosti operatori commerciali ed i nostri politici locali che hanno favorito il calo di presenze del 30% nell'ultimo biennio.
Con gente che affitta le case (o meglio tenta di affittarle) nella zona del depuratore di Spinesante (Barcellona) a 1000 euro, e con i ristoratori del borgo che ci fanno pagare panino e birra a soli 15 euro!
Caro Sign. La Russa, è tanto facile parlare, quando si legge informazione monopartisan, o quando si impara a memoria una favoletta, che è si bella, ma pur sempre favola resta.
Noi viviamo, in una dimensione terrena fatta di cose, purtroppo, materiali.
Materiale è il denaro, che si procura con il lavoro.
Con gli ideali, belli e leali quanto sia si cresce (talvolta), ma non si guadagna, se tali ideali, o tali idee, non possono essere applicate in realtà.
Sia onesto, ritiene realmente possibile che vengano smantellati tutti questi poli?
Ritiene davvero possibile la costruzione dell'aereoporto del Mela (che tra l'altro sarebbe un aereoporto riservato a voli charter privati o massimo ad ATR42 , e quindi aereoporto di terza fascia), la cui collocazione, comunque, sarebbe nella valle del Mela nel letto del torrente ( e qui lo scempio idrogeologico in nome dell'ambiente Lei non lo considera).
Siamo coerenti nell'esprimere giudizi, siamo obiettivi nell'usare le parole, ma soprattutto, ragioniamo bene prima di sentenziare, gratuitamente sulle spalle degli altri.
E' facile toccare il fuoco con le mani altrui.
Cordialmente
Blog Barcellona

le rammento che se desidererà avere eliminate le sue generalità dal mio blog, le basterà un commento alla presente (loggato ovviamente).

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